Adobe pensa di mettere al sicuro il suo PDF Reader che, per via della sua interoperabilità su più piattaforme, ha attirato l'attenzione di malintenzionati per superarne le barriere di sicurezza.
Sin da Maggio 2009 (con un post di Brad Arkin, senior director della sicurezza dei prodotti Adobe), Adobe ha già discusso dell'argomento con una serie di discussioni pubbliche per quanto riguarda la sicurezza del prodotto
La prossima mossa è quella dello sviluppo di una modalità in un'area protetta (chiamata in gergo sandbox) per Adobe Reader che assomiglierà a quanto si è potuto già vedere su Google Chrome e Microsoft Office 2010 (anche perché il team di Adobe ha chiesto aiuto proprio agli sviluppatori dei due software).
Questa nuova modalità sarà abilitata di default e consentirà al software di essere eseguito in un ambiente altamente controllato e, nel caso dovessero venir lanciati altri applicativi, questi dovranno passare una serie di policies di sicurezza così da mettere al sicuro l'utente.
In futuro la sandbox sarà disponibile anche per file in "sola lettura" così da proteggere l'utente anche da software malevolo che cerca di carpire informazioni. La prima versione di questa nuova funzionalità sarà sviluppata per il Reader compatibile con gli ambienti Windows (da XP a 7 passando per Vista e Windows Server 2003 e 2008).