Leslie Sobon, vice president del marketing per AMD, ha anticipato in occasione di una intervista con IDG news alcune informazioni sulla seconda generazione di piattaforme Fusion che il produttore americano immetterà in commercio, presumibilmente a partire dall'anno 2015.
Se la prima generazione di soluzioni Fusion integrerà componenti GPU e CPU in un singolo blocco di silicio, ma con chiare distinzioni interne tra le parti a livello architetturale, con la seconda generazione di soluzioni Fusion l'integrazione sarà così elevata da rendere indistinguibili le due componenti.
Di fatto, quindi, AMD prevede che il futuro scenario nell'elaborazione vedrà l'utilizzo di architetture che potranno eseguire tradizionali operazioni computazionali indipendentemente dal fatto che possano incidere sulla componente visuale.
Quali saranno quindi le caratteristiche tecniche delle architetture Fusion di seconda generazione? E' molto difficile avanzare più di qualche ipotesi, soprattutto considerando il lasso di tempo che ci separa da queste future soluzioni oltre alla rapida evoluzione tecnologica che attraversa questo settore. E' possibile che le soluzioni Fusion possano vedere l'utilizzo di numerose unità di elaborazione, di relativamente semplice architettura e compatibili ovviamente con codice x86, in grado di sfruttare al meglio l'elevato parallelismo del codice che dovrà essere eseguito.
Riteniamo che anche l'evoluzione del software andrà nella direzione di un migliore sfruttamento delle future architetture di tipo ibrido, cercando di proporre agli utilizzatori applicazioni che possano beneficiare in modo semplice e immediato della presenza di unità di elaborazione, quali quelle proprie delle GPU, che si comportano molto bene nel momento in cui è possibile parallelizzare le operazioni su un elevato numero di unità di elaborazione.