Need For Speed Hot Pursuit

Need for Speed, il brand automobilistico EA per eccellenza, ha visto una lunga e luminosa carriera passando dagli Electronic Arts Canada ai Black Box Studios, per poi tornare in mano alla EA insieme all’ultima Software House.
Una storia travagliata senza dubbio, nata nel 1994 e ancora in corso, proprio in questo anno, proprio in questo progetto di cui sto per parlarvi.
È giusto aprire una parentesi per introdurre anche una casa produttrice “rivale”: Criterion Games che comincia, dopo aver visto il mastodontico successo della serie, a produrre con l’avvento del nuovo millennio un proprio brand chiamato Burnout che sforna 7 titoli in 8 anni.
Le due serie seguono una linea di notorietà differente che vede un calo spaventoso in casa EA e un successo sempre più grande per i CG che cavalcano l’onda con l’ultimo capolavoro: Burnout Paradise, semplicemente l’arcade della generazione.
Perché introdurre ben due serie in un’unica anteprima? È semplice: per l’ultimo episodio delle corse clandestine, Need for Speed appunto, la Electronic Arts si è affidata ai nemici storici, proprio quelli che continuano a mietere successo senza pietà alcuna per la concorrenza.
Nella loro ultima fatica, che riprende il nome di uno dei capitoli più famosi della storia del brand, i ragazzi di Criterion tentano di rimettere in piedi una serie persasi nell’oblio della banalità tornando agli antipodi. Need for Speed: Hot Pursuit promette di diventare il nuovo re degli arcade di corsa reintroducendo chilometri su chilometri di strada snodata tra folta vegetazione interna e immense distese spiaggistiche.
Polizia, inseguimenti e corse clandestine, il mix è pronto: non resta che scaldare i motori e gettarsi a tutta birra nella fittizia città californiana.


Come già anticipato nell’introduzione per questa volta toccherà ai padri fondatori del celebre marchio Burnout riportarci tra le corse clandestine più veloci mai viste, gli stessi sviluppatori erano sorpresi di vedersi consegnare i progetti di uno dei giochi più famosi al mondo, ma considerato il loro portfolio era probabilmente una delle scelte più sagge che la EA potesse fare.
Inoltre, l’intero team di sviluppo si trova concorde sul fatto che i primi NFS furono dei giochi terribilmente divertenti e per questo un lavoro simile rappresenta il loro sogno proibito.
Ma come riuscire a risollevare un brand tramontato da anni? Riproporre ciò che furono gli anni d’oro della serie e prima ancora, quando al marchio EA era ancora associata l’idea di un prodotto non così famoso.
Dunque Hot Pursuit esprime a 360° il cuore del titolo: i caldi inseguimenti saranno al centro del gameplay così come della trama (che non si può considerare come tale visto che proporrà le solite gang da affrontare in duelli ad alta velocità; inoltre l’esperimento trama era stato scartato a priori dopo il miserabile fallimento di Undercover).
Le modalità di gioco saranno ben due in questo titolo: il punto di vista della polizia e quello dei fuggiaschi, ognuno con pro e contro da sfruttare a proprio piacimento.
Questi inseguimenti vogliono rendere intensamente l’idea del classico stereotipo “la lepre e il cane” dove, ovviamente, il cane rappresenterà l’inseguitore mentre il coniglio l’inseguito, ossia la preda.
Vari power-up interverranno a rendere la corsa per la libertà più esaltante, evolvendosi in modi diversi a seconda della fazione scelta.
La polizia sarà immune ai danni da schianto, potrà richiedere l’intervento di posti di blocco e elicotteri che mostreranno la posizione del fuggiasco (se infatti questo si rende invisibile ai piedipiatti per 10-15 secondi otterrà automaticamente la libertà); come contromisura a tutto ciò il fuggitivo potrà richiedere l’intervento di altri piloti alla guida di pesanti mezzi corazzati che penseranno a mandare in testacoda la polizia e usare la classica carica di azoto (comunemente detto Nitro) che si ricaricherà automaticamente con molta lentezza mentre si consumerà rapidamente con la pressione di un solo tasto.
Insomma, i folli inseguimenti saranno il fulcro del vostro divertimento.

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