Bioshock 2- Rapture 10 Anni Dopo

Uscito nel lontano Agosto del 2007 in esclusiva Xbox360 e PC, Bioshock è senz’altro diventato uno dei must have per quanto riguarda giocabilità, storia e colonna sonora, un titolo che ha vinto tanti premi come pochi altri hanno fatto in precedenza. Difatti, per il successo avuto, questo capolavoro 2K dopo poco più di un anno ha visto la luce pure su PS3, riscontrando ottime vendite nonostante la grafica fosse ormai “passata” e la storia conosciuta/giocata da tutti.

Come tutti ben sappiamo nel primo titolo interpretavamo Jack, che per uno “sfortunato” incidente aereo, si trovò catapultato nella città sottomarina di Andrew Ryan. Percorrendo la rovinata e degradata Rapture, ben presto il nostro ignaro protagonista ha rivelato i retroscena del caso, scoprendosi suo malgrado ”marionetta” di un progetto più grande, che lo ha portato infine ad uccidere il creatore stesso di questa utopica metropoli.

Rapture si presenta a noi come un relitto abbandonato di un sogno pretenzioso, lasciata in mano alla criminalità e all’anarchia, che ha come protagonisti mutanti e ricombinanti di ogni genere, tutti in cerca di un unica cosa: l’Adam! Questa sostanza, cercata dalle “sorelline”, rappresenta una sorta di codice genetico che permette di plasmare a piacimento il proprio corpo e di munirlo di poteri particolari conferiti dai plasmidi. Per questo motivo le suddette sono prede innocenti degli abitanti corrotti di questo mondo e proprio a causa di ciò sono difese dai massicci e spaventosi Big Daddy, ricombinanti dotati di scafandro, trivella ed armi pesanti.

Il sequel di questo magnifico gioco, ambientato 10 anni dopo in una sempre più degradata Rapture, ci vede proprio nei panni di uno di questi massicci bodyguard che, svegliatosi misteriosamente per contrastare una nuova minaccia, il rapimento delle sorelline liberate nel primo capitolo (difatti il gioco viene sviluppato prendendo in considerazione il finale “buono”), dovrà fare i conti con la Big Sister, creatura forte, molto agile e dotata di armi e plasmidi in grado di metterci in seri guai.

Ma per contrastare un nemico così veloce ovviamente non utilizzeremo il vecchio Mr. Bolla, pesantissimo e impacciato, ma il prototipo di tutti i Big Daddy: più agile, leggero e soprattutto dotato di armi e plasmidi oltre alla temibile trivella! Questo non ci rende assolutamente invulnerabili, anzi, molte più orde di nemici ci attendono dietro l’angolo e soprattutto la temibile arma appuntita del grosso palombaro non è infinita, ha anch’essa bisogno di munizioni: una benzina che troverete di rado dai ricombinanti e in dosi leggermente più massicce dai Big Daddy classici sparsi per i vari livelli del gioco.

Questo nuovo avatar che interpreteremo nel titolo 2k Marin e 2k Australia, come il vecchio Jack del capitolo originale, potrà modificare le proprie armi rendendole più potenti e veloci, ma anche potenziare e acquistare nuovi plasmidi, che stavolta possono essere caricati per diventare più efficaci e distruttivi ma sopratutto combinati fra loro e, a detta della softwarehouse, il limite delle combinazioni sarà solo la nostra fantasia! In uno dei primi video mostrati infatti, si vedeva come il nostro omaccione di metallo utilizzava una trappola eolica sul pavimento per poi lanciare una palla di fuoco creando così una trappola infuocata che spediva quei maledetti ricombinanti in aria per poi cadere inermi e bruciacchiati sul suolo.

Ma come faremo a procurare quell’essenziale Adam, atto a potenziare questi plasmidi? Ovviamente dalle sorelline, e non salvandole o risucchiandole, come nel primo capitolo, ma estirpandoglielo brutalmente o adottandole e portandole con noi in giro per Rapture.

Queste, dopo essere salite nelle vostre spalle, vi indicheranno la strada verso i corpi ricolmi di Adam pronte a risucchiarlo con il loro siringone ma ecco che iniziano i guai: una little sister incustodita e colma di prezioso nettare del peccato attira a se i temibili ricombinanti che in orda cercheranno di impossessarsene mettendo così a dura prova le vostre abilità di papà adottivo!

Ma il pericolo più grande di questo sequel non sono i ricombinanti e nemmeno i Big Daddy che tanto ci hanno fatto penare nel primo capitolo, ma la Big Sister!

Le sorelline infatti, quando adottate, ci scherniranno canticchiando che la nostra fine è imminente e avverrà per mano della sorella maggiore, nulla di più verosimile dato che questa nuova nemesi è agguerrita quanto non mai. Questa donna metallica, come detto in precedenza, è agile, veloce e soprattutto dotata di plasmidi quali una potentissima telecinesi che utilizzerà volentieri per scagliare contro di voi enormi massi e oggetti vari cercando di farvi diventare un detrito di questa ormai decadente Rapture.

Poco si sa di questa temibile nemica, ma sicuramente non agisce da sola! Come sfuggito dai microfoni di 2K stessa, è solamente una marionetta in mano di qualcuno ben più cattivo che non caratterizzerà a sua volta il nostro nemico finale,dunque aspettiamoci dei colpi di scena caratteristici di questa serie.

Come ovviamente immaginate e come già precedentemente detto, anche questo Bioshock 2 è ambientato nella sottomarina città, che oltre a mostrarvi vecchi luoghi (ben noti a chi ha giocato il primo capitolo), mostrerà un lato tutto nuovo, fatto di ambientazioni originali e location subacquee. Queste ultime promettono una vista quantomeno spettacolare e noteremo come l’Adam non ha solo trasformato il corpo e la mente degli abitanti del luogo ma anche ciò che circonda questo mondo di perdizione: coralli, piante e abitanti del mare, quali crostacei e pesci in generale, hanno subito un mutamento che a prima vista può sembrare bello ma che ci rende ancora più consci di quanto sia devastante questo nettare degli dei, che tutti cercano. Questi nuovi percorsi sono privi di nemici e abbastanza tranquilli ma purtroppo non liberamente esplorabili in quanto il tracciato, purtroppo, è delimitato e costrittivo: una semplice e caratteristica passeggiata per spostarci da una parte all’altra della città.

Il motore grafico del gioco non è migliorato radicalmente rispetto al precedente capitolo, infatti sfrutterà ancora l’ormai usurato Unreal Engine 3, curando particolarmente la presenza di nemici su schermo e gli effetti dell’acqua e delle luci. La colonna sonora invece ripresenterà vecchi successi già sentiti durante i fatti accaduti 10 anni prima nel primo Bioshock, ma anche nuove hits anni 50, che danno un tocco magico all’atmosfera del gioco.

Ma queste non sono novità rilevanti!

Forse la sorpresa più criticata e attesa da questo capitolo e quella di avere un comparto multiplayer (come ormai accade in ogni titolo di questa generazione).

Questa modalità ci riporterà in una Rapture del passato interamente ridisegnata proprio per questa nuova avventura online e da quanto visto nei video di anteprima conterrà dei Deathmach a squadre, tutti contro tutti e il classico ruba bandiera a base di sorelline.

Potremo personalizzare il ricombinante a nostro piacimento dotandolo di un numero limite di armi e plasmidi e durante il gioco acquisteremo power up quali una tuta che ci trasformerà in Big Daddy rendendoci si più forti ma annullando l’utilizzo dei plasmidi e rendendoci obiettivo mobile dei nemici che vorranno eliminare l’utente più pericoloso e impossessarsi di questo potenziamento. Uccidendo i vostri rivali acquisirete anche delle “fotografie” che come nel precedente titolo rendono alcuni nemici più vulnerabili a voi mostrandovi i loro punti deboli e chissà quali altre novità.

Insomma, in conclusione tante novità, come i nuovi nemici, le nuove fasi subacquee ed il nuovo protagonista, unite da una salsa forte data dal primo capitolo, che ha stupito grazie ad un gameplay solido e una storia bellissima, ma anche tanti dubbi, tra i quali la paura che la grande attesa si riveli una delusione, e che questa fantomatica modalità multiplayer sia più uno specchietto per le allodole che un contenuto di valore.

Solo il tempo potrà dirci cosa ci attende e il 9 Febbraio è sempre più vicino e, ovviamente, I-Xbox vi dirà la sua con la recensione del gioco completo, intanto godetevi il video di lancio e… Stay Tune!