Un dirigente di Apple, Paul Shin Devine, è stato accusato (ed arrestato) dopo un'indagine svolta congiuntamente da IRS e FBI per aver accettato tangenti del valore di più di 1 milione di $ da parte di alcuni fornitori asiatici di accessori per iPhone e iPad.
Questa "spy-story" che vede coinvolta la casa di Cupertino come parte lesa, sarebbe basata su una serie di conti bancari (intestati alla moglie di Devine) sia sul territorio statunitense che di altri stati asiatici oltre a società "di facciata" che servivano a coprire gli spostamenti di denaro.
Devine, sfruttando la sua posizione all'interno dell'azienda è riuscito a venire a conoscenza di molte informazioni riservate che poi avrebbe rivenduto alle altre società coinvolte in cambio di ingenti somme di denaro mentre i fornitori (di cui però non sono stati resi noti i nomi) avrebbero potuto trarre vantaggio nelle contrattazioni con Apple.
"Apple è impegnata nei più alti standard etici nel nostro modo di fare business" ha dichiarato Steve Dowling (un portavoce di Apple). "Abbiamo 'tolleranza zero' per il comportamento disonesto all'interno o all'esterno dell'azienda."